Le origini della Farmacia Verbano risalgono al 1893. A quel tempo la Farmacia era ubicata a Via del Quirinale n. 44 nel palazzo Pallavicini-Rospigliosi e venne aperta al pubblico dalla dottoressa Maria Farina Pierandrei.
La Farmacia del Quirinale era “una grande farmacia” attributo che diversificano fin dal 1700 le farmacie che disponevano di un laboratorio in grado di produrre i “farmaci da banco”.
Il laboratorio della farmacia del Quirinale era al n° 46 della stessa strada, e vi si preparavano elisir, bevande salutari e prodotti di una certa notorietà quali: le “Gocce digestive Pierandrei” e lo sciroppo “Rabarbaro composto Pierandrei”.
La farmacia del Quirinale era la farmacia di riferimento per i membri di Casa Savoia in particolare utilizzata dalla Regina Elena appassionata di medicina e farmacologia.
Nel 1904 il Re Vittorio Emanuele III acquistò il parco di Villa Ada sulla via Salaria dove si trasferì con tutta la famiglia reale.
Successivamente fu varato il Primo piano regolatore di Roma che comprendeva la progettazione del Quartiere Verbano con la realizzazione di tutti i servizi, la scuola, la posta, la chiesa e la farmacia.
Il dr. Pierandrei ritenendo opportuno seguire la corte reale dei Savoia trasferì la farmacia a Piazza Verbano ivi compreso il laboratorio chimico, conservando tutti gli stili e gli arredi originali risalenti al fine ottocento costruiti da artigiani senesi.
Questa “migrazione professionale”, causa dell’origine remota della Farmacia Verbano, s’intreccia con la vicenda professionale di un altro farmacista, Umberto Ramundo che decise di acquistare nel 1936 la Farmacia Verbano per sua figlia la dr.ssa Rosina.
Ancora oggi la Farmacia Verbano è di proprietà della stessa Famiglia e al suo interno racchiude testimonianze storiche dagli arredi e dai documenti che ne caratterizzano la sua contemporaneità.