Strategie antietà: i Cosmetici
A cura della dott.ssa Maria Teresa Carani
Con il passar del tempo, la pelle deve resistere contro diversi nemici: l’invecchiamento, il calo degli ormoni, il sole e i radicali liberi, tutti fattori che danneggiano le cellule cutanee e provocano il naturale e progressivo deterioramento dei tessuti cutanei.
L’invecchiamento cronologico, inteso come processo multifattoriale complesso, è legato ai telomeri, (i “cappucci” protettivi delle punte dei cromosomi), che giocano un ruolo essenziale nella divisione cellulare. Quando la cellula si divide, i telomeri diventano più corti e quando sono criticamente corti, la cellula smette di dividersi, perde la capacità di proliferare e impedisce ai tessuti di rigenerarsi.
Modificazioni cutanee dovute all’età avvengono:
a livello di epidermide:
- con la riduzione della secrezione sebacea, dovuta alla minor presenza di lipidi e di fattori naturali di idratazione. La disidratazione della pelle del viso è quindi un sintomo di senescenza;
a livello di derma con:
- la degenerazione dei fibroblasti (cellule che producono collagene, elastina ed acido ialuronico) che, diminuendo di numero, rallentano la loro efficienza. In tal modo, l’impalcatura di sostegno della pelle comincia a cedere, alterando il tono e la compattezza della pelle del viso;
- l’alterazione della microcircolazione;
- il rallentamento del rinnovamento cellulare;
- la riduzione e la frammentazione delle fibre di collagene dovuta all’esposizione ai raggi solari. Questi compromettono la sintesi del collagene ed alterano l’elasticità cutanea. I segni del foto-invecchiamento appaiono anche dopo anni. Con una fotografia ad ultravioletti possiamo vedere i danni sulla pelle ancora prima che si manifestino;
- la ridotta sintesi di collagene ed elastina causate dallo stress ossidativo.
Alla luce di questi eventi dermatologici e per prevenire e trattare i segni dell’invecchiamento cutaneo, l’industria cosmetica inserisce nei cosmetici sia le sostanze carenti nella pelle, sia quelle in grado di riattivare la produzione di collagene ed elastina da parte dei fibroblasti.
In pratica i cosmetici sono utili per:
- ripristinare la barriera cutanea e mantenere l’idratazione
- sostenere le strutture del derma e riattivare i fibroblasti
- tamponare la carenza di estrogeni indotta dalla menopausa
- proteggere la pelle dallo stress ossidativo
- prevenire e riparare i danni causati dal foto-invecchiamento
Per ripristinare una buona idratazione si utilizzano sostanze igroscopiche, come collagene marino ed acido ialuronico ad alto peso molecolare. Queste sostanze, non riuscendo a penetrare nei tessuti, rimangono in superficie con un effetto filmogeno, adatto a trattenere l’idratazione all’interno della cute senza disperderla all’esterno. Altri cosmetici sfruttano invece l’acido ialuronico a basso peso molecolare che penetra facilmente nella cute, idratandola in profondità e stimolando la riparazione dei tessuti.
Con gli estratti da staminali vegetali – fonti di cellule indifferenziate – che hanno capacità riparatrici, antiossidanti ed antinfiammatorie, si può prolungare la vita dei fibroblasti e stimolare la formazione di nuove fibre dermiche (Oryza sativa, gardenia jasminoides).
Per riattivare la produzione di collagene ed elastina si utilizzano gli innovativi oligopeptidi, minuscoli composti formati da diverse molecole di amminoacidi che, a seconda della loro struttura molecolare hanno diverse proprietà cosmetiche: idratanti, rigeneranti e stimolanti l’attività dei fibroblasti.
Per tamponare la carenza di estrogeni e ridurne gli effetti negativi sulla pelle ci sono gli estratti botanici ricchi di fitoestrogeni, (come quelli ricavati dalla soia dal luppolo e dalla salvia).
Per combattere lo stress ossidativo e ritardare l’invecchiamento cellulare, si utilizzano componenti antiossidanti come resveratrolo, vitamina C, coenzima Q10 e pino marittimo.
Per mantenere un aspetto giovanile il modo migliore è usare una corretta protezione solare che deve essere scelta in base al fototipo della persona e contenere sostanze protettive antiossidanti, i filtri solari debbono però rimanere sulla pelle, farli penetrare in profondità è controproducente.
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