Ci sono alcuni cibi che causano mal di testa?
A cura della Dott.ssa Maria Teresa Carani
È ormai un fatto comprovato che l’alimentazione influisca in maniera determinante sul nostro stato di salute. Ma esistono alimenti che fanno venire il mal di testa? Se è vero che l’alimentazione non può essere ritenuta una causa primaria della cefalea, alcune sostanze di origine alimentare possono contribuire a peggiorarne i sintomi, scatenando attacchi di emicrania in individui predisposti. In questo approfondimento si cerca di spiegare quali sono le possibili cause della cefalea e quali alimenti possono favorirne l’insorgenza.
CEFALEE: TIPOLOGIE E CAUSE DI INSORGENZA
La Società Internazionale delle Cefalee (International Headache Society) nel 2004 ha creato una classificazione delle diverse tipologie di mal di testa, suddividendole in due categorie. Le cefalee primarie sono forme benigne in cui il mal di testa è un disturbo autonomo, non legato ad altre patologie. Le forme più comuni di cefalee primarie sono essenzialmente tre: la cefalea tensiva (episodica e cronica), l’emicrania e la cefalea a grappolo.
CEFALEA DELL’ADULTO
Le cefalee secondarie sono vere e proprie patologie che possono essere causate ad esempio da febbre, otite, sinusite, tumori cerebrali, meningite, abuso di farmaci. Trattandosi di disturbi che possono provocare conseguenze anche molto gravi, è bene sottoporsi ad indagini accurate ed esami diagnostici specifici per verificarne l’eventuale presenza.
Se dalle indagini strumentali non emerge una causa organica, si parla di cefalea primaria, cioè di un mal di testa il cui dolore è sintomo e patologia allo stesso tempo. Le cause delle cefalee primarie sono molteplici, tra i fattori scatenanti troviamo:
- Condizioni ambientali come variazione di tempo, cambi di stagione, odori intensi, umidità
- Alimentazione
- Stress
- Modificazioni del ritmo del sonno
- Fattori ormonali
- Utilizzo di determinati farmaci
Anche se il meccanismo che causa l’emicrania non è ancora del tutto chiarito, questa patologia viene considerata un disturbo di origine vascolare, provocato da una dilatazione dei vasi sanguigni che, comprimendo le strutture nervose del cervello, generano il dolore.
Oggi si ipotizza che a provocare il dolore sia una momentanea liberazione di sostanze algogene, cioè in grado di generare dolore, nella circolazione sanguigna cerebrale. Tra i diversi fattori che possono scatenare il mal di testa, c’è anche l’alimentazione.
QUALI SONO I CIBI CHE POSSONO PROVOCARE ATTACCHI DI EMICRANIA?
Come dicevamo, l’alimentazione non rappresenta di per sé una causa della comparsa di emicrania ma può acuirne i sintomi. Nello specifico andrebbero evitati alimenti contenenti sostanze come:
- La tiramina, presente nei formaggi stagionati e in quelli a base di soia
- Il glutammato di soia usato nei dadi da brodo, nelle zuppe pronte e nella cucina cinese
- I nitriti ed i nitrati utilizzati per conservare salumi ed insaccati
- I tannini presenti nel vino rosso
- La betafeniletilamina contenuta nel cioccolato
Altri elementi che possono causare la comparsa della cefalea sono:
- Il modo di cucinare gli alimenti e particolarmente la frittura
- Un consumo eccessivo di sale
- Una digestione faticosa e lenta dovuta a un pranzo o a una cena troppo abbondante
Un discorso a parte va fatto per il caffè che ha, di norma, un’azione vasocostrittrice e in piccole dosi può aiutare ad alleviare il mal di testa.
CEFALEE: FARMACI E POSSIBILI CURE
Si può ricorrere a farmaci specifici, ma solo su indicazione del medico che, una volta diagnosticata una sindrome emicranica, può prescrivere una terapia con farmaci come i triptani, che hanno un’elevata efficacia e tollerabilità in questo tipo di patologia.
Per contrastare il mal di testa si deve capire se è provocato:
- Da disidratazione, per non aver assunto liquidi sufficienti. Bere un’adeguata quantità d’acqua aiuterà a risolvere il problema
- Da un alimento che è necessario individuare
ALLEVIARE IL MAL DI TESTA CON RIMEDI NATURALI
Tra i rimedi fitoterapici, le piante che hanno un’azione farmacologica sulla cefalea sono la rosa canina e il ribes nigrum, i cui macerati glicerici associati riducono la liberazione di sostanze infiammatorie.
A queste piante si può aggiungere e abbinare l’utilizzo di alcuni oli essenziali:
- L’olio essenziale di menta piperita, che favorisce una significativa riduzione del dolore semplicemente strofinandolo e/o inalandolo
- L’olio essenziale di eucalipto, che ha proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie e aiuta a rilassare i muscoli tesi. È sufficiente massaggiare la fronte e le tempie con questo olio per 15-20 minuti per avere notevoli benefici
È importante ricordare che la cefalea “alimentare” non va confusa con le intolleranze alimentari, che sono vere e proprie reazioni allergiche, spesso accompagnate da altri sintomi (prurito, eczema, ecc.) per le quali è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico.