Dolori al ginocchio quali cure scegliere
a cura della dottoressa Maria Teresa Carani
Dolori al ginocchio, difficoltà a camminare, rigidità e deformità dell’articolazione potrebbe trattarsi di una forma di artrosi. Questa patologia, che è causata dall’invecchiamento per l’usura della cartilagine articolare, dipende dalla predisposizione individuale e dalla presenza di fattori di rischio come obesità e sovrappeso e come particolari attività sportive o lavorative.
Per contrastare il dolore tipico di questa patologia, il termine medico è gonartrosi, si utilizzano farmaci antinfiammatori non steroidei o Fans, che però usati per lunghi periodi possono provocare disturbi più o meno seri a stomaco e intestino fino ad arrivare ad ulcere.
Viene usato anche il paracetamolo anche se a volte la sua azione antidolorifica può non essere soddisfacente.
Si può in alternativa ricorrere anche a rimedi naturali come la Boswellia e l’Artiglio del Diavolo che in genere non hanno controindicazioni.
La Boswellia è nota anche come incenso indiano. La sostanza curativa della pianta, che si ottiene incidendo il tronco e raccogliendo il succo che esce, inibisce l’azione di un enzima la lipossigenasi che è alla base dei processi infiammatori articolari. Se ne possono assumere tre capsule al giorno anche per lunghi periodi.
Contro i dolori articolari sono utili anche le radici di artiglio del diavolo una pianta originaria dell’Africa.
Le sue radici dalla forma simile ad artigli, contengono una sostanza che inibisce il rilascio di citochine, le sostanze che causano infiammazione.
Se ne possono assumere fino a 9 capsule al giorno per un periodo al massimo di 40 giorni.
Un’alternativa può essere costituita dai nutrienti condroprotettivi come: glucosamina, condroitinsolfato e acido ialuronico che forniscono i componenti strutturali della cartilagine stessa e ritardano in tal modo la degenerazione del tessuto cartilagineo ed alleviano il dolore. Debbono però essere assunti per diversi mesi prima di cominciare a sentire i benefici.
Queste sostanze sono incluse sia negli integratori in commercio sia in capsule preparate dal laboratorio galenico della farmacia. Sulla base della prescrizione medica il farmacista può preparare capsule con un solo principio attivo o con più principi attivi associati fra loro, od anche polveri composte da tutte le sostanze condroprotettive insieme.
La salute dell’articolazione dipende da tutti i componenti della capsula articolare una struttura a forma di manicotto, che circonda l’articolazione mantenendola in sede. Esternamente è formata da una membrana fibrosa, all’interno c’è la membrana sinoviale, che secernere e riassorbe il liquido sinoviale, sostanza incolore e vischiosa il cui ruolo è quello di mantenere lubrificata l’articolazione.
Il liquido sinoviale è ricco di acido ialuronico, che si può depauperare per il trascorrere degli anni sia per malattie osteoarticolari che per traumi.
L’acido ialuronico può essere iniettato nell’articolazione, attraverso le infiltrazioni, che consistono in un’iniezione nell’articolazione interessata (ginocchio, gomito, spalla, anca, caviglia etc.) di acido ialuronico. L’assunzione orale di capsule di acido ialuronico dopo un’infiltrazione secondo diversi studi è molto utile per mantenere la fisiologia del liquido sinoviale.