Tinture madri in farmacia
A cura della dott.ssa Maria Teresa Carani
Il regno vegetale costituisce da sempre una fonte inesauribile di risorse da cui l’uomo, nel corso dei secoli, ha potuto attingere per soddisfare le sue necessità in diversi campi. La conoscenza degli effetti benefici o nocivi delle piante, risale alla preistoria, ma le prime comunità spesso non comprendendone le proprietà curative li attribuirono ad interventi soprannaturali. E’
la civiltà greca, intorno al 500 a.C., a dare un apporto notevole alla conoscenza delle erbe soprattutto per merito di Galeno, medico greco-romano il cui pensiero domina in Occidente fino al Rinascimento. A partire dal VI secolo il monachesimo, con gli orti dei semplici aumenta la conoscenza dell’uso delle piante medicinali.
Nel XVI secolo, Paracelso, alchimista, astrologo, medico e filosofo svizzero, migliora le tecniche di estrazione e di distillazione e partendo dalla droga della pianta, cioè la parte della pianta che si usa in medicina, la utilizza per mezzo di tinture, decotti, essenze.
La tintura in particolare era una Forma farmaceutica liquida che si otteneva mediante procedimenti di macerazione o percolazione e per azione di solventi su droghe vegetali essiccate o animali. Gli strumenti usati fino a tutto il Medioevo era innanzitutto il mortaio, di diverse dimensioni, forme e materiali, strumento principe della farmacia per ridurre le sostanze in polvere, tanto da diventarne spesso il simbolo.
A partire dagli anni 30 nasce un nuovo tipo di preparazione la tintura madre, che diventerà successivamente il rimedio naturale più utilizzato e consigliato dai terapeuti.
La differenza più importante tra tintura tradizionale e tintura madre è nella materia prima che viene utilizzata: in quella classica è la pianta secca, cioè l a droga della pianta, nella tintura madre è la pianta fresca.
Tintura madre: i vantaggi nell’assumerla
Grazie ai principi benefici contenuti nelle piante la tintura madre può essere di supporto per prevenire e curare disturbi grandi e piccoli.
La tintura madre è quindi un vero e proprio rimedio curativo ma è importante conoscere bene le proprietà di ogni singola pianta che viene utilizzata per una terapia.
La tintura madre di echinacea risulta decisamente efficace nello stimolare il sistema immunitario, ed è usata anche in caso di stress, raffreddore e tosse.
La tintura madre di propoli è un ottimo antisettico, antibatterico e disinfettante naturale, sia esterno che interno.
La tintura madre di Rosa canina è utile contro la carenza di vitamina C e per rafforzare le difese immunitarie.
La combinazione di queste tre tinture madri è un ottimo supporto per affrontare il periodo invernale in quanto aumenta le difese immunitarie.
(Etichetta prodotto galenico: Mix di tinture – Farmacia Verbano)
Per un’azione diuretica
Si può assumere la tintura madre di Pilosella, 30 gocce per 2 volte al giorno in un bicchiere d’acqua lontano dai pasti o tutte le gocce insieme in una bottiglia, da bere durante la giornata.
Gemmoderivati
Lo studio delle piante medicinali (fitoterapia) è caratterizzato dalla continua ricerca di nuove preparazioni; negli anni 50, dagli studi del medico belga Pol Henry sono nati i gemmoderivati formulazioni che si ottengono con la macerazione di gemme e parti embrionali di alberi in una soluzione di acqua, alcool e glicerina. In tale procedimento vengono estratti i fattori di crescita delle parti embrionali, ormoni vegetali e vitamine che sono molto utilizzati per affrontare allergie e fenomeni di stress.
Dalla combinazione tra tinture madri e gemmoderivati si ottengono preparati molto usate dai terapeuti soprattutto nei casi di allergie.
Il macerato glicerico di ribes nero è un toccasana contro infiammazioni, mal di testa e stress, coadiuva il sistema immunitario a difenderci dall’influenza e dalle allergie.